Come ottenere cocktail da bar… anche nel salotto di casa”
(E no, non basta solo shakerare con stile)
Negli ultimi anni il mondo del cocktail è uscito dal bancone del bar per entrare nelle nostre cucine. Sempre più persone vogliono preparare drink fatti bene anche a casa, per sé o per gli amici.
Ma ottenere un buon risultato non è solo questione di fortuna o di bottiglie costose — serve cura, attenzione ai dettagli… e un po’ di tecnica. Ecco qualche consiglio da insider per alzare il livello dei vostri home cocktail.
1. Il bicchiere conta (più di quanto pensi)
Ogni cocktail ha il suo “contenitore ideale” — e non è solo una questione estetica.
Il Negroni, per esempio, va servito in un bicchiere basso (old fashioned) perché richiede poco ghiaccio e una diluizione controllata.
Il Mojito, invece, ha bisogno di un bicchiere alto (highball) per contenere ghiaccio tritato o a cubi , lime, menta e soda.
Usare il bicchiere sbagliato significa alterare proporzioni, temperatura e perfino il sapore.
2. Il ghiaccio è un ingrediente, non un dettagli
Sottovalutato da molti, il ghiaccio è fondamentale per la qualità del drink.
Usate ghiaccio compatto, pulito e ben formato. Evitate i cubetti minuscoli che si sciolgono subito: annacquano tutto.
Un trucco casalingo: usate stampi grandi o create un blocco di ghiaccio intero da tagliare con attenzione.
Riempite sempre il bicchiere di ghiaccio: meno spazio vuoto = meno scioglimento = cocktail bilanciato fino all’ultima goccia.
3. Seguire le dosi, non l’istinto
Fare un buon cocktail non è come “andare a occhio” con la pasta.
Seguite ricette ufficiali (IBA o fonti affidabili) e usate un jigger o misurino.
Il bilanciamento tra alcol, parte dolce, parte acida o amara è ciò che distingue un cocktail elegante da una miscela qualunque.
4. La qualità si sente (anche nei dettagli)
Non servono solo bottiglie da 50 euro, ma evitate le sottomarche di gin, vermouth o liquori.
Una buona bottiglia conosciuta, anche se costa un po’ di più, fa una grande differenza.
La regola d’oro: pochi prodotti, ma buoni.
Bonus: Kit base per iniziare
1 shaker
1 jigger (misurino)
1 bar spoon (cucchiaio da miscelazione)
Bicchieri: 2 old fashioned, 2 highball, 2 coupe
Stampi per ghiaccio grandi
Alcolici base: gin, rum, vodka, vermouth rosso e bianco, bitter
Qualche prodotto fresco: lime, menta, zucchero liquido
In conclusione
Preparare cocktail a casa è un gesto di piacere, cura e condivisione.
Non serve essere barman professionisti, ma basta rispettare le regole base del mestiere per trasformare un drink fatto in casa in una vera esperienza da bar.
Salute.