Perché mixare in un club non è come farlo in cameretta
Chi non ha mai suonato dal vivo tende a pensare che DJing sia solo questione di tecnica e buon gusto musicale. “Tanto basta schiacciare play, no?”
Peccato che la realtà sia molto più intensa – e spesso più crudele.
Mettere a tempo, mixare, scegliere la traccia giusta…
quando sei a casa, tranquillo, con la tua attrezzatura, puoi permetterti di sbagliare, di fermarti, di rifare. Ma in un club o davanti a un pubblico vero, tutto cambia. Ecco perché.
Il live è un’altra dimensione
L’emozione ti prende alla gola. Anche se sei preparato, anche se hai provato mille volte. Avere la gente davanti, gli occhi addosso, crea una pressione che in studio semplicemente non esiste.
La pressione sonora e i volumi alti possono confonderti: magari il mix ti sembra giusto, poi esce male in sala.
L’attrezzatura cambia. Magari trovi CDJ o mixer diversi, oppure vecchi, usurati, con tasti o fader difettosi.
Il pubblico non reagisce come previsto. Quella traccia bomba che funzionava sempre… ora lascia tutti fermi. E lì inizi a dubitare di te stesso.
Cosa può andare storto?
Cue che non parte
Traccia che si blocca
Sync che non prende
Volumi sbagliati
USB non letta
Mix fuori tempo per un millisecondo… e il groove si perde
A volte basta una piccolezza per mandare in crisi un DJ, soprattutto se è alle prime armi o emotivamente coinvolto.
Alcuni consigli concreti (testati sul campo)
Pratica il più possibile su attrezzatura professionale. Se puoi, vai in uno studio o chiedi ad amici DJ di farti provare i loro set-up.
Prepara diverse playlist per scenari diversi. Un set più energetico, uno più chill, uno da “ripartenza”.
Organizza bene le tue chiavette USB. Usa software come Rekordbox per sistemare cue, bpm, playlist. Evita l’improvvisazione totale.
Sii sempre pronto al piano B. Traccia che si blocca? Avere una “traccia salva-set” pronta è fondamentale.
Mantieni la calma. Non serve il set perfetto: la maggior parte delle persone in pista non noterà le piccole sbavature, e non tutti sono lì per giudicare. Spesso ballano, parlano, bevono… e basta che la vibe resti viva.
In conclusione
Suonare davanti a un pubblico è un privilegio, ma anche una sfida. Non c’è vergogna a tremare, a sbagliare, a sentirsi inadeguati le prime volte.
La vera differenza la fa chi accetta l’imprevisto, si prepara con cura, e impara set dopo set.
Non per essere perfetto.
Ma per essere presente.